Francoangeli
Milano
2023
p. 324
Lo storico britannico Norman Cohn (1915-2007) ha dedicato gran parte della sua vita al lato più oscuro della storia umana e alle radici della barbarie. Fin dalla pubblicazione della sua celebre opera The Pursuit of the Millennium (1957), egli si è occupato delle ricorrenti speranze messianiche invocate dagli eretici e dai diseredati del Medioevo e del loro rapporto con gli incubi totalitari dell’età contemporanea. È stato inoltre direttore del Centre for Research in Collective Psychopathology, presso il quale ha coordinato un nutrito gruppo di storici, antropologi, psicoanalisti e sociologi allo scopo d’indagare le diverse forme – nonché gli esiti funesti – del fanatismo religioso e politico. Il volume ricostruisce il percorso umano e intellettuale di Cohn, il clima culturale in cui sono maturate le sue riflessioni sulla “psicopatologia politica” e l’influenza che esse hanno esercitato su molti intellettuali della nostra epoca.
Storico singolare, Norman Cohn ha esplorato la rilevanza dell’elemento fantastico nella storia e nell’inconscio delle società.
Il libro ne traccia il profilo intellettuale in relazione ai molteplici temi e dibattiti scientifici sul conflitto tra civiltà e barbarie sollecitati dall’esperienza dei tragici avvenimenti del Novecento e dalle contraddizioni della modernità.